sabato 27 marzo 2010

"CIRO IL NERO" (PRESENTAZIONE DEL LIBRO)


La storia che Ciro Ricci racconta in questo libro almeno fino ad un certo punto l'aveva gia' raccontata tra i tanti Salvatore Palomba in una poesia musicata e messa in canzone da sua maesta' Sergio Bruni.
Il Ciro in questione si chiamava "Chiappariello"nu muzzunciello e diece dudice anne, arrestato dalla polizia per uno scippo "Chiappariello" Chiappariello guagliunciell piccerillo nun e uno ma so mille,comm e isso a sta' città.Chi e' cchiu' nzisto e tutt e figl e chi aiuta gia' a famiglia ca l'aspetta ma na sera nunn o vede cchiu' e turna' nunn o vede cchiu' e turna' e na mamma miez a tante pe chist'atu dispiacer chiagn sott o filangier chiagne sott o filangier.Gia' il filangieri carcere minorile che non c'è piu'.Si je fosse nat rind e quartier mò gia' stess e filangier,cantava Enzo Gragnagniello...Ciro Chiappariello al filangieri c'è stato c'è tornato ha corso il rischio di crescerci.Qualcosa o qualcuno lo ha salvato dalla condanna che opprime chi nasce nel ventre di Napoli senza arte ne parte.Un amico dice Ricci che non potendo salvare i figli dal suicidio per droga ha salvato lui.Un vecchio boss senza piu' potere dice ancora Ricci schifato dalla nuova camorra.(la parola non c'è ma si fa intuire)..spietata e senza legge persino piu' della sua.E poi la famiglia Mamma Papà Nonna Figli che l'hanno pungolato aiutato avversato a seconda dei momenti di che cosa combinasse quello scugnizzo diventato troppo presto un ragazzo di strada.O forse una pianola la voglia di fare musica l'esempio di Franco Ricci,quel canto libero che gli sgorgava quando Mammà metteva su un disco di Mario Merola o Little Tony e riusciva finalmente a farlo stare quieto per qualche momento.Il ragazzo di strada salvato dalla musica si racconta con tanta retorica ma qui si parla di vita no di letteratura e che colpa ha se la sua esistenza assomiglia ad un melodramma popolare,ad una sceneggiata?si racconta senza troppi peli sulla lingua non indugia troppo i suoi successi,non nasconde troppo le difficoltà,i momenti drammatici e bui:droga,crimine,e cattive compagnie,i bad boys della Sanità:oggi sono quasi tutti morti,ripete piu' volte,chi per overdose, chi per mano violenta quasi a meravigliarsi di esserci ancora.Qualche omertà quella di chi vive ancora in mezzo alla strada c'è ma c'è sopratutto la voglia di dire ai mille chiappiarielli che oggi lo applaudono e lo scelgono a modello,non fate come me droga e violenza non sono la soluzione al mal di vivere che abbiamo dentro di noi scugnizzi del Bronx partenopeo un Bronx che è sopratutto dentro il cervello che è uno stato mentale gli altri che ti emarginano e tu che ti emargini ancora di piu' da bravo deviante metropolitano.Non fate come me studiate andate a scuola imparate un mestiere magari anche quello del cantante...Ciro Il Nero perche' ama vestire di nero ma anche perche' poteva finire come pericle il nero.Ciro il grande percheì per papà è un imperatore anche se soltanto neomelodico o postmelodico che dirsi voglia..Ciro il coraggioso perche' niente e nessuno gli ha tolto quel sorriso dalla faccia con cui sfida la vita..Ciro il sopravvissuto.Ciro il tenero stupefatto dai suoni a stelle e a strisce dal sogno americano finalmente arrivato anche a lui.Ciro il filosofo da vicolo che spiega le canzoni minime che non piacciono agli snob ma parlano ad un popolo.... Ciro il Chiappariello diventato uomo.Ciro una canzone da cantare a squarciagola.

giovedì 25 febbraio 2010

BIOGRAFIA


Ciro nasce musicalmente nella sua città, Napoli, dove nel giro di qualche anno diventa una vera e propria star della canzone Napoletana.
Incide moltissimi dischi e pubblica persino un libro contenente la sua biografia.
Antonio Capuano sceglie uno dei suoi brani "Chillo va pazzo pe' te" come colonna sonora del film "Pianese Nunzio 14 anni a maggio" in concorso al "Festival del cinema di Venezia" ed il successo di Ciro aumenta strepitosamente in tutta Italia fino a portarlo in tour negli Stati Uniti e in Europa. Nel 2001 pubblica una raccolta dei suoi maggiori successi contenente I' inedito "E Ti Giuro" che risulta uno dei brani più programmati da tutte le radio.
Costretto per una "fastidiosa" omonimia a cambiare il suo nome d'arte da Ciro Ricci a Ciro Rigione, il pubblico ne riconosce comunque il successo per la sua straordinaria bravura.
Questo a dimostrazione che la musica di Ciro dove arriva tocca il cuore e riceve consensi. Da qui la decisione di realizzare un album completamente in Italiano "CERCO", con un "sound moderno" e fortemente rinnovato al fine allargare i consensi in tutta Italia.
Spronato dalla continua voglia di comunicare con il pobblico, nel dicembre 2004 comincia a registrare il nuovo album pieno di belle sorprese, dalla musica ai testi agli arrangiamenti, per finire ai missaggi negli States per dare quella caratteristica dei suoni, quel sound ben diverso, il tutto ben condito nel nuovo album "TU SEI", contenente 12 brani.
Il suo nome, all'anagrafe, è Ciro Rigione; ma per tutti fino agli inizi del 2003 è stato Ciro Ricci.
Dire Franco Ricci significa far tornare alla mente un periodo d'oro della canzone napoletana fra gli anni '50 e '60, con il grande Festival della Canzone Napoletana che gareggiava in popolarità con quello di San remo.
Ciro entrò ih buonissimi rapporti con il famoso cantante e spesso si ritrovava con lui a cantare le sue canzoni; Ciro Ricci, dirà nella sua biografia ". ..mi parlava dell'arte del canto e di quanto è bello potersi esprimere con la musica e con le canzoni.
Forse fu proprio lui a farmi nascere dentro il mio smisurato amore per la musica.
Franco Ricci mi trattava come un padre...". Una sera, durante un concerto di Franco Ricci, il pubblico più giovane iniziò a fischiare la sua esibizione; Ciro ne soffrì profondamente, come se avessero contestato suo padre.
Così fece una promessa a se stesso: se un giorno avesse cantato, se avesse realmente intrapreso la carriera di cantante, lo avrebbe fatto prendendo il nome d'arte di quell'uomo cui aveva tanto voluto bene e che allora stava iniziando a vivere una fase di declino della sua carriera. Se avesse cantato, si sarebbe chiamato Ciro Ricci.
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UN BUDDHA A NAPOLI PA' PRIMMA VOTA


IL LOCALE DI CIRO SI TROVA IN
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